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Una realtà misteriosa appare sulla soglia della casa di Armin e Varsha nella persona di una ragazza, Elànie, che indossa vesti rosse come il sangue... una realtà sconosciuta ai più che costringerà i due loro malgrado ad avvicinarsi ancora, dopo vent'anni, al mondo dell'isola degli stregoni al quale non devono più nulla. Sarà quel mondo a chiedere qualcosa a loro, un ultimo sacrificio per scoperchiare una verità sepolta dal tempo e dalla vergogna, una verità che ha il colore rosso del sangue che tinge proprio le vesti di Elànie, la strana ragazza con il dono che sembra stravolgere tutte le convinzioni di Armin e Varsha. Perchè le donne non hanno il dono, è risaputo su Alghend, e gli uomini detengono il potere sulla conoscenza... ma non su ogni aspetto del mondo. L'ordine degli stregoni si basa sulla violenza e sulla sopraffazione che trapelano dal meccanismo contorto e brutale con cui i sàmina vengono scelti nella foresta dell'isola...

Cosa si nasconde tra le piante secolari della foresta? Qual è il significato delle rovine del tempio al centro di quella stessa foresta? Elànie è la sola donna a possedere il dono? Domande che troveranno risposta in un viaggio sulle orme del sangue, indietro, in un passato di cui non è rimasto vivo più nessun testimone. I due capi opposti del tempo si uniscono per creare un eterno esistere, un cerchio di possibilità che racchiude più mondi... mondi che si sfiorano senza mai vedersi grazie alla danza infinita che le vergini attuano all'ombra delle piante di sambuco, sacre alla Dea dimenticata e sconosciuta.